Epidemia da escherichia coli in Germania: ceppo mutato?

di simona 25 maggio 2011

E’ psicosi da Escherichia coli in Germania: si tratta un batterio presente nell’intestino dell’uomo che normalmente non dà problemi. Alcuni ceppi producono una tossina simile a quella del colera, provocando diarrea e disidratazione, e molto più raramente casi di sindrome emolitica-uremica, provocati dal ceppo enteroemorragico, che in Germania sembra abbia già portato alla morte tre persone e contagiato altre 400. Le autorità locali  hanno confermato infatti il decesso di una donna di 83 anni della Bassa Sassonia, di una donna di 25 anni a Brema che avrebbe riscontrato gli stessi sintomi dell’infezione; e un caso di morte sospetta anche nello Schleswig-Holstein. Dove la situazione è particolarmente seria: secondo il ministero della Salute di Kiel, nel giro di un giorno il numero delle persone colpite dall’Ehec è raddoppiato.

Gaetano Fara, professore emerito di Igiene alla Sapienza di Roma, spiega meglio cosa può essere successo: ”I casi di sindrome emolitica-uremica – precisa – sono piuttosto rari. In Italia ad esempio si sono verificati dopo che alcune persone avevano bevuto del latte crudo. E’ possibile che in Germania si sia selezionato un ceppo mutato, molto virulento, che si sta espandendo velocemente tramite alimenti contaminati diffusi tramite la grande distribuzione. E’ difficile che un’epidemia così vasta in città diverse si abbia per cibi locali o contatto interumano”.

L’escherichia  coli può provocare in alcuni casi infezioni del tratto urinario, meningite, peritonite, setticemia e polmonite. Alcuni ceppi producono tossine causa di diarrea, ‘‘quando – continua Fara – mangiamo alimenti con una carica batterica molto elevata. Si tratta di cibi conservati male, a base di latte, uova, creme o carni poco cotte”. Nel caso si contragga un ceppo di E. coli enteroemorragico (ehec) i sintomi sono crampi addominali e diarrea, spesso associata a sangue, febbre e vomito. L’ incubazione va da 3 a 8 giorni, con una media di 3-4 giorni. Molti pazienti si riprendono in 10 giorni, ma generalmente in bambini e anziani può portare alla sindrome emolitica-uremica, in qualche caso letale. Si stima che circa il 10% di persone con l’infezione da ehec sviluppi la sindrome, con una letalita’ dal 3 al 5%. Occasionalmente possono esserci delle epidemie da ehec con un gran numero di casi. Come quella del 1996 in Giappone, con quasi 10mila casi a causa di germogli di ravanelli contaminati mangiati nelle mense scolastiche.

Ed infatti, se medici e ricercatori tedeschi non vogliono ancora sbilanciarsi sulla possibile origine della diffusione delle infezioni, i primi sospetti dell’autorità sanitaria di Francoforte si stanno concentrando su alcune mense aziendali della città. Tutti i 19 pazienti della metropoli tedesca hanno infatti mangiato presso due mense di una società di consulenza di Francoforte, entrambe chiuse già lunedì in via precauzionale. Il numero dei decessi, aggiunge la struttura federale incaricata del controllo e della lotta contro le malattie, potrebbe salire nei prossimi giorni.

I dati sono tutt’altro che tranquillizzanti: finora sono stati registrati oltre 80 casi di sindrome emolitica-uremica. Di media in Germania vengono riscontrati ogni anno circa 1000 casi di E.coli enteroemorragica (Ehec), dai quali si sviluppano poi tra i 50 e i 60 casi della grave sindrome emolitica-uremica, che provoca lesioni all’intestino – causando diarrea – e può colpire anche i reni. «È un tasso di infezione insolitamente elevato, che supera ogni confronto storico», ha riassunto il microbiologo Werner Solbach, della clinica universitaria dello Schleswig-Holstein.

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