Metodo Zamboni Sclerosi Multipla. Al via la sperimentazione

di simona 20 dicembre 2011

Gli studi del Professor Zamboni, direttore del Centro malattie vascolari dell’Università di Ferrara, dividono da diverso tempo la comunità medica. Questo soprattutto da quando attraverso il mezzo televisivo, e in particolare attraverso la trasmissione Report, sono arrivati al grande pubblico.

Si tratta di un metodo sperimentale di cura della sclerosi multipla basato sulla teoria che esista una possibile relazione tra la disfunzione delle vene giugulari (CCSVI, Insufficienza Venosa Cronica Cerebro – Spinale) e tale patologia grave, che in Italia colpisce circa 60.000 individui.

 Nel 2012 probabilmente potrà arrivare una prima parola definitiva sull’argomento dalla sperimentazione su 60 pazienti del cosiddetto “metodo Zamboni”: l’annuncio è di questi giorni, da parte del professor Fabrizio Salvi, neurologo del Bellaria di Bologna, da tempo collaboratore dello specialista ferrarese. Erano 65 nel 2007 i pazienti della prima sperimentazione, e nel 2009 gli studi hanno fatto il giro del mondo. Ora un nuovo passo in avanti.

L’essenza di questa terapia sarebbe nella dilatazione delle arterie giugulari ostruite, attraverso l’uso di un “palloncino”, di fatto un’angioplastica, che ripristinando la funzionalità, e quindi il flusso del sangue, avrebbe ottenuto risultati incoraggianti, così come mostrato dal reportage del giornalista Bernardo Iovine. Le persone intervistate hanno testimoniato il loro ritorno a una vita normale,

I dubbi della comunità scientifica però sono molti. La stessa Società italiana di neurologia afferma che al momento siano pochi gli elementi a sostegno della validità di questa terapia, che alcune cliniche private già applicano.

 Approfondimenti su:

Critiche al “metodo Zamboni”
Conferme all’estero del “metodo Zamboni” per la sclerosi multipla

‘Insufficienza Venosa Cronica Cerebro – Spinale

5 risposte a “Metodo Zamboni Sclerosi Multipla. Al via la sperimentazione”

  1. […] Zamboni: esiste una relazione tra sclerosi multipla e malformazione delle vene CCSVI. Il cosiddetto Metodo Zamboni è stato accolto con cautela dalla comunità scientifica, ma con grande speranza da parte dei […]

  2. sara sesti ha detto:

    vorrei parlare con te,di dove sei? su fb quale sei?

  3. Luca Graziani ha detto:

    1) Da quando il mondo scientifico si è intestardito a voler curare la sclerosi multipla con i farmaci ( perdendo anni preziosi alla ricerca della molecola miracolosa) il bisness ha preso il sopravvento sull’ obbiettivo principale: la vita del paziente.
    2) arrivati ( in ritardo) a questo punto chi non la pensa come Zamboni può criticarlo ma non deve fare ostruzionismo verso la sperimentazione, poiché come successe in altri casi analoghi ( metodo Dibella ) ci si è trovati di fronte a pressioni di ogni genere (anche politiche) che hanno vanificato la ricerca della verità. Quindi è necessario vigilare….
    3) Se si dovesse scoprire che tale metodo funziona veramente questo signore deve essere candidato al premio nobel per la medicina.

    • Anonimo ha detto:

      ti appoggio col cuore ! a gennaio sarò operata anch’io(non l’ho detto alla mia neurologa che,anzi,mi spinge a fare il tysabri del quale ho paura,invece) alle giugulari e i dottori vari,ospedale neurologia,mi spingono a non credere a questa cosa,speranza di molti .speriamo !!!!!
      ciao
      sara

    • sara sesti ha detto:

      ti appoggio col cuore ! a gennaio sarò operata anch’io(non l’ho detto alla mia neurologa che,anzi,mi spinge a fare il tysabri del quale ho paura,invece) alle giugulari e i dottori vari,ospedale neurologia,mi spingono a non credere a questa cosa,speranza di molti .speriamo !!!!!
      ciao
      sara