Pubblicato in: Notizie sulla salute

Un'orchidea per combattere l'osteoporosi

di mediblog 21 maggio 2007

Secondo l’Organizzazione mondiale per la sanità, la lotta all’osteoporosi e alle patologie ossee, rappresenta una delle maggiori sfide sanitarie del terzo millennio. I ricercatori presenti all’ultimo European Symposium on Calcified Tissues (ECTS) hanno ribadito a tal proposito quanto la genetica e i meccanismi molecolari abbiano un ruolo fondamentale nella comparsa dell’osteoporosi. Nei cinque maggiori paesi europei sono quasi due milioni le donne che, a causa della loro osteoporosi, hanno avuto due o più fratture ossee e di queste, solo 30 mila hanno ricevuto il PTH come trattamento. Nel nostro paese, ogni anno, sono circa 250 mila le persone che subiscono fratture a causa dell’osteoporosi. Il PTH, disponibile anche da noi dal gennaio scorso, è un farmaco anabolico che stimola la ricostruzione ossea con un incremento della quantità e della qualità di osso riformato. Dai dati che emergono dall’indagine condotta da Nycomed, l’azienda che ha ideato Preotact e ha presentato i risultati al Congresso, parrebbe che le donne osteoporotiche siano mal curate a causa di una norma europea eccessivamente restrittiva. Questa disposizione, la Nota 79, sembra non prendere in considerazione le sofferenze e i costi che un’osteoporosi curata tardivamente può comportare. In Italia, il paziente può ottenere il PTH dal SSN solo se ha avuto più di una frattura e se altre terapie, come ad esempio i bisfosfonati hanno fallito. Per molti medici, invece, sarebbe necessario poter somministrare il PTH già in prevenzione primaria. Ma qualcosa si sta muovendo in merito al problema osteoporosi. Il 15 maggio scorso è stato presentato alla Camera dei Deputati il progetto Orchidea. Il progetto intende sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni verso la ricerca e la prevenzione delle patologie ossee. Solo in Italia, infatti, le donne che ne sono affette sono quasi 3.500.000 ed un milione gli uomini. Sabato 26 e domenica 27 maggio, acquistando un’orchidea Raffaella, appositamente creata in Toscana dall’olandese Gerrit Kerremans, nei negozi di fiori di tutte le città italiane, al prezzo di euro 8,5, si contribuirà a sostenere la ricerca e la cura delle malattie ossee. Tutto il ricavato sarà, infatti, devoluto alla Fondazione malattie ossee FIRMO-Raffaella Becagli.

Una replica a “Un'orchidea per combattere l'osteoporosi”

  1. Francesco ha detto:

    Sono felice di essermi trovato quì, sul Vostro sito, per caso…
    Ho letto ciò che avete postato e sembra davvero interessante.

    Ottimo servizio

    Saluti dalla puglia

    frank