Una o due taglie in più al seno con il lipofilling

di Anna 23 agosto 2011

Sarà capitato anche a voi di litigare con lo specchio. A me continuamente. Possiamo non piacerci perché ci sentiamo fuori forma, per dei dettagli stonati o per mille altre ragioni. Capita anche, però che certi difetti non ce li riusciamo a togliere dalla mente.

Il seno è croce e delizia della donna mediterranea, da sempre il simbolo della femminilità. La volontà di stare meglio con il proprio corpo e con gli altri, o di avvicinarci a modelli di bellezza conteporanea, spesso spingono noi donne a desiderare un aiuto chirurgico per rendere più pieno il proprio decolletté.

Contrariamente a quanto si può pensare, l’inserimento di protesi non è l’unica soluzione per effettuare un sostanzioso aumento di volume. Si può realizzare una mastoplastica addittiva anche tramite il lipofilling, una tecnica che azzera il rischio di rigetto, in quanto il grasso che viene inserito per volumizzare il seno è prelevato direttamente dal soggetto.

Il lipofilling del seno si esegue in sala operatoria in anestesia totale, in regime di day-hospital, ed è associato di solito a una liposcultura di fianchi, glutei e addome. La quantità di materiale che si può inserire è di circa 250-300 cc di grasso per mammella, che si traduce in una o due taglie di reggiseno in più.

Questa tecnica che ha subito in passato aspre critiche per il rischio di cicatrici e calcificazioni, che possono nascondere lesioni cancerose allo screenig mammografico. Recenti studi hanno dimostrato come tutte le procedure chirurgiche provochino alterazioni mammografiche, e come sia possibile distinguere le differenze tra modificazioni post-operatorie benigne e lesioni cancerose.

Non si tratta, però, di un intervento da prendere alla leggera. Prima di sottoporsi all’intervento, il chirurgo dovà valutare attentamente il quadro clinico della paziente, anche sulla base di accertamenti, come elettrocardiogramma ed ecografia mammaria. Prima dell’intervento è necessario che la paziente interrompa l’assunzione di alcuni farmaci, come i contraccettivi ormonali e gli anti-coagulanti.

L’operazione, per quanto poco invasiva, può durare dalle due alle quattro ore e ha un decorso post-operatorio che va dalle due alle tre settimane. Il chirurgo prescrive sempre una terapia antibiotica per eliminare il rischio di infezioni e pianifica delle visite di controllo. Il gonfiore, l’arrossamento e l’eventuale ecchimosi scompaiono in sette-dieci giorni. La paziente, anche se non ospitalizzata, dovrà restare a riposo per almeno una settimana. Poi potrà riprendere gradualmente le attività quotidiane.

Una replica a “Una o due taglie in più al seno con il lipofilling”

  1. Chandru ha detto:

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