L’idea è francese: tassare le bevande gassate. Una proposta che presto ha preso il nome di tassa sulla Coca Cola, la più nota di tali bevande. Quella che in realtà sembra una stranezza transalpina, un po’ esagerata, che colpisce un’abitudine secondo alcuni confrontabile con il fumo o l’alcol, si basa su un’evidenza tutta scientifica e spesso sottovalutata: il contenuto elevato di zuccheri di queste bevande (una lattina ne contiene circa quattro cucchiaini) e la facilità di consumo, hanno effetti sul peso, e aumentano il rischio di obesità, malattie cardiache, e pressione alta, che configurano un quadro clinico chiamato sindrome metabolica, oltre al rischio di insorgenza del diabete. Del resto, in Italia ad esempio, si muore di più per queste patologie, che di tumore alla mammella, polmone e colon messi insieme. L’obesità è poi una condizione che aumenta il rischio stesso di sviluppare un tumore.
Come funziona il meccanismo che induce all’aumento di peso? Il fruttosio, contenuto nelle bevande zuccherate, viene trasformato in grasso dal fegato. Tale trasformazione crea resistenza all’insulina, con la conseguenza che il corpo comincia ad ignorare l’azione di questo ormone, da qui la sindrome metabolica con tutte le sue conseguenze. Che poi questo intervento per la salute abbia effetti seri e duraturi non è dato di vedere: le bevande in fondo rappresentano solo il 3,5% dell’apporto calorico annuo per gli individui. Anche negli Stati Uniti si è parlato al lungo di aumentare l’imposizione fiscale su queste bevande, che proprio oltreoceano hanno una forte diffusione a tavola, spesso sostitute dell’acqua. Ma la potente American Beverage Association ha poi vinto sui salutisti, e la proposta è stata accantonata.
In Francia invece, complice il bilancio dello Stato, e la necessità di mantenere la tripla A delle agenzie di rating, la salute dei cittadini va di pari passo al risanamento dei conti, e così 120 milioni di euro arriveranno nelle casse statali, secondo le previsioni, proprio dalla tassa sulle bibite.
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Come dice l’articolo, il problema sta soprattutto nella grande quantità di zucchero contenuta in queste bibite, non nel gas…