Pubblicato in: Gravidanza e parto

Spagna: terra promessa per la fecondazione

di mediblog 9 luglio 2007
Dopo l’approvazione della legge 40, del 10 marzo 2004, (per intendersi, quella che vieta ogni forma di fecondazione eterologa, limita il numero di embrioni producibili e vieta la crioconservazione degli embrioni) sono tantissime le coppie italiane che migrano temporaneamente all’estero per realizzare il loro sogno. La Spagna è la terra promessa degli italiani, almeno secondo il Corriere della Sera. Ogni giorno, almeno 4 coppie di connazionali delusi approdano a Barcellona, nel loro viaggio della speranza. In totale sono più di 1.400 le coppie italiane che ogni anno approdano in terra spagnola, ed il numero è destinato a crescere. Qui i futuri genitori trovano un’accoglienza gentile e premurosa, medici preparati ed interpreti italiani pronti ad affiancarli in ogni fase dell’operazione.
La Spagna, inoltre, vanta una percentuale di successo delle fecondazioni assistite che non ha rivali in tutta Europa. Il Registro europeo di fecondazione assistita dellESHRE (European Society of Human Reproduction and Embriology), che raccoglie dati di 28 paesi del vecchio continente, calcola, per il 2003, una percentuale media totale di gravidanze tra il 27 e il 29 per cento per i transfer con l’omologa. L’istituto Vallenciano de Infertilidad (Ivi), con dodici centri sparsi in tutto il paese, le donne incinte dopo una Fivet o una Icsi sarebbero oltre il 60 per cento, all’Istituto Marqués di Barcellona, ben il 47 per cento.
Ma poter realizzare questo sogno comporta delle spese, per giunta in costante aumento, visto l’incremento delle richieste. Alla clinica Dexeus, la più antica di Barcellona, un’ovodonazione costa circa 5mila euro, all’Istituto Marqués quasi 10mila. Se all’Istituto Eugin, fino ad un anno fa, per la prima visita si spendeva 80 euro, ora se ne devono sborsare fino a 300, se prima un’embriodonazione costava 4.200 euro, oggi ne costa più di 5mila.

2 risposte a “Spagna: terra promessa per la fecondazione”

  1. mat ha detto:

    amen! è possibile non fare della propaganda cattolica, in modo superficiale per giunta?

  2. anonimo ha detto:

    credo che ci siano tanti bambini in attesa di adozione e la schifosa burocrazia italiana non permette di agevolare le coppie non fertili. credo inoltre che non bisogna ostentare a tutti i costi di avere un figlio quasi sempre per egoismo personale e perche’ lo fanno tutti, ma lasciare che la natura dia ad ogni essere umano la possibilità di procreare in modo naturale come e’ giusto che sia.