Dall’ISS un manuale che parla di Smart Drugs

di mediblog 12 settembre 2007
L’Istituto Superiore di Sanità ha prodotto un manuale in cui vengono classificate le 25 ‘Smart drugs’ più pericolose. Il termine Smart drugs letteralmente significa ‘droghe furbe’ e, nella fattispecie, si riferisce a tutte quelle sostanze, sia di origine naturale che sintetica, che contengono, tra altri elementi, anche sostanze con caratteristiche allucinogene. Questi composti vengono definiti furbi perché non sono contemplati nelle tabelle legislative degli stupefacenti, perciò non perseguiti o perseguibili per legge, e quindi acquistabili senza difficoltà nelle erboristerie, su internet o negli smart shop. Il lavoro dell’ISS si pone, quindi, l’obiettivo di “focalizzare l’attenzione dei lettori su quelli che, ad oggi, sulla base dei dati forniti dalla letteratura internazionale, sembrano essere i prodotti contenenti molecole dotate di una qualche attività psicoattiva (stimolanti, allucinogeni etc.) o il cui consumo possa dimostrarsi in qualche modo dannoso per la salute” come spiegano sul sito dell’Istituto. All’interno del manuale le sostanze vengono classificate indicandone la specie, il principio attivo, la provenienza geografica, le proprietà e gli effetti avversi, l’uso che ne hanno sempre fatto le popolazione indigene e quello nella società moderna. L’ISS ha distribuito il volume ai Pronti Soccorsi e ai centri antiveleno per poter così informare gli operatori del settore su quale sia il modo migliore per identificare e curare le intossicazione causate da queste ancora troppo sconosciute ‘droghe furbe’.
Le 25 ‘smart drugs identificate sono le seguenti:
  • fungo ovolo malefico (principio attivo muscimolo);
  • noce di betel (arecolina);
  • hawaiian baby woodrose (ergina);
  • ginseng indiano (witanolidi);
  • assenzio (absintina);
  • natema (dimetiltriptamina);
  • occhi di dio (sesquiterpeni);
  • arancio amaro (sinefrina);
  • mao (efedrina);
  • tlilitzin (ergina);
  • lattuga selvatica (lattucina);
  • mimosa tenuiflora (dimetiltriptamina);
  • biak (mitraginina);
  • yohimbe (yohimbina);
  • badoh (ergina);
  • menta magica (salvinorina);
  • kanna (mesembrina);
  • malva branca (efedrina);
  • tribolo (protodioscina);
  • trichocereus (mescalina);
  • cactus di San Pedro (mescalina);
  • torcia peruviana (mescalina);
  • trichocereus validus (mescalina);
  • trichocereus bacbg (mescalina);
  • voacanga africana (voacamina).

Una replica a “Dall’ISS un manuale che parla di Smart Drugs”

  1. Mauro ha detto:

    Sembra quasi una lista della spesa…