Pubblicato in: Benessere, Malattie gravi

Meditazione tibetana e pazienti oncologici: al via la sperimentazione a Bologna

di mediblog 8 gennaio 2013

La medicina si tinge di arancione

«La meditazione tibetana entra in corsia: a Bologna la prima sperimentazione» si legge su Repubblica on line del 6 gennaio. Gli effetti della meditazione tibetana, – conosciuta anche come tonglen – verranno studiati su 80 pazienti oncologici della AUSL di Bologna.

tonglen1 Cosa sta succedendo? Le filosofie orientali, dopo aver conquistato gli hippies degli anni ‘60 e gli alternativi degli anni ’90 stanno ora ammaliando col loro fascino l’austera medicina officiale? Cominceremo a vedere qualche medico che cambia il suo camice bianco per una tunica arancione? Scherzi a parte, le terapie alternative si stanno sempre più conquistando un posto accanto alle terapie tradizionali.

Perfino sul sito della prestigiosa Collaborazione Cochrane – un’organizzazione scientifica che si propone di analizzare le prove di efficacia della terapia medica esistente – cominciano a comparire ricerche dal titolo leggermente esoterico: aromaterapia in sala parto, canto per i bambini con bronchiectasia, ipnosi per le cure dentistiche, musicoterapia per l’autismo, danza nelle donne con cancro al seno e via discorrendo.

Finora queste terapie alternative hanno dato solo deboli e sporadiche prove di efficacia. Questo non vuol necessariamente dire che non servono, ma che gli studi scientificamente ben fatti sono ancora troppo pochi. E allora ben venga la ricerca sul tonglen a Bologna.

tonglenE mentre aspettiamo i risultati, che facciamo? Un’idea ci sarebbe. Dopo aver concluso che il tai-chi ha un effetto benefico sui movimenti degli arti inferiori, ma non diminuisce il dolore e l’infiammazione delle articolazioni, l’autore di una revisione sistematica Cochrane sull’artrite reumatoide ci strizza l’occhio e dice: «ma le persone sentono di essere migliorate e si divertono».

Sentirsi in forma e divertirsi, anche se si ha una malattia importante: non sará medicina basata sull’evidenza, ma è certamente una cosa saggia da fare mentre aspettiamo i risultati della scienza.

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