Pubblicato in: Malattie gravi

Il decalogo per evitare il tumore alla prostata

di mediblog 8 ottobre 2007
Il Siu, la Società Italiana di Urologia ha divulgato, in occasione della giornata Europea di Informazione tenutasi nel settembre scorso e indetta dalla European Association of Urology, un decalogo salvavita contro le malattie prostatiche. Una serie di semplici regole di vita atte a contrastare l’insorgenza di un fenomeno, il carcinoma alla prostata, che, solo nel nostro paese, colpisce 46.400 persone all’anno, con 7 mila decessi. Nell’anno corrente i casi di tumore diagnosticati sono già stati 44 mila. Questi dati sono ancora più preoccupanti se si considera che il carcinoma alla prostata è la seconda causa di morte per tumore dopo il cancro ai polmoni e che l’aumento dei casi si è incrementato del 12-13 per cento negli ultimi cinque anni. Tra i discriminanti da tenere in considerazione per ritenersi soggetto a rischio svetta il fattore età. Il pericolo di sviluppare una neoplasia prostatica aumenta, infatti, a partire dall’età di 40 anni: più dell’80 per cento dei casi di carcinoma alla prostata sono diagnosticati in pazienti sopra i 65 anni e il 94 per cento dei decessi avviene nella stessa fascia di età. Un altro fattore è l’ereditarietà. Se tra i parenti di primo grado si registrano dei casi di tumore, infatti, la probabilità di ammalarsi aumenta di ben 4 volte. Ed è per questo che è indispensabile la prevenzione. Secondo gli esperti, dopo la soglia dei 50 anni, è necessario effettuare una visita almeno una volta all’anno. “Negli ultimi anni – ha spiegato il presidente della Siu, Vincenzo Mirone – si è assistito ad un’importante riduzione del tasso di mortalità per cancro della prostata in gran parte dei Paesi occidentali (Italia, Francia, Gran Bretagna, Olanda, Svezia ed Austria). La tendenza è più accentuata negli Stati Uniti, dove sin, dai primi anni Novanta, sono attivi programmi di screening della popolazione. Oggi sappiamo che seguendo alcune semplici regole ognuno può tenere sotto controllo il proprio stato di salute riducendo i rischi e favorendo diagnosi precoci: controlli regolari dopo i 40/50 anni, dosaggio del PSA ogni 12 mesi (ogni 6 mesi in caso di familiarità), ma anche più semplicemente un’alimentazione ricca di sostanze antiossidanti e un’attività fisica e sessuale regolare”.
Regole salva-prostata:
  1. DOPO I 50 ANNI, EFFETTUARE UNA VISITA UROLOGICA DI CONTROLLO ALMENO UNA VOLTA OGNI 12 MESI – Nei soggetti a rischio (familiarità per cancro della prostata) lo screening va iniziato più precocemente (40 anni) e ad intervalli più frequenti;
  2. ESEGUIRE UN DOSAGGIO DEL PSA – nelle sue tre frazioni (totale, libero e rapporto libero/totale), almeno una volta ogni 12 mesi dopo i 50 anni;
  3. EVITARE CIBI DANNOSI PER LA PROSTATA – Evitare cibi dannosi alla prostata, anzitutto, quelli che un tempo non a caso venivano considerati afrodisiaci, per il semplice fatto che infiammavano l’area, creando un artificiale impulso al coito: moderazione dunque nel mangiare peperoncino (non più di due volte a settimana), ma anche birra, insaccati, spezie, pepe, superalcolici, caffè, e aragoste;
  4. PREFERIRE CIBI CONTENENTI SOSTANZE ANTIOSSIDANTI – Vitamina A (carote, albicocche, spinaci, broccoli, pomodori), Vitamina C (ribes, kiwi agrumi, fragole, cavolfiori, peperoni), Vitamina E (olio d’oliva, oli vegetali, germe di grano), Selenio (carne, noci, tuorlo d’uovo), Zinco (carni rosse, noci, fegato), Manganese (cereali integrali, tè nero, verdure a foglie verdi);
  5. BERE ALMENO 2 LITRI D’ACQUA AL GIORNO – Per ridurre il peso specifico delle urine ed evitare le infezioni urinarie, che sono molto frequenti nel paziente prostatico, bere 2 litri d’acqua, a piccoli sorsi e frequentemente, nell’arco delle 24 ore;
  6. REGOLARIZZARE LA FUNZIONE INTESTINALE – La funzione dell’intestino deve essere regolare. Sia la stipsi cronica che la diarrea devono essere evitate dal paziente prostatico, perché in grado di determinare fenomeni irritativi tra intestino e prostata (circolo entero-urinario);
  7. MANTENERE UN’ATTIVITÀ SESSUALE REGOLARE – L’attività’ sessuale non è nociva, anzi: se praticata con regolarità, ha effetti benefici.L’astinenza prolungata provoca ristagno di secrezioni nella ghiandola prostatica ed una possibile infezione seminale
  8. EVITARE DI PRATICARE IL COITO INTERROTTO – Quando vi è lo stimolo all’ eiaculazione, esso va assecondato, non interrotto volontariamente;
  9. PRATICARE ATTIVITÀ FISICA – Camminare almeno mezz’ora al giorno o dedicarsi ad un’attività sportiva in modo da favorire la circolazione pelvica;
  10. MODERAZIONE NELL’USO DELLE DUE RUOTE NEI SOGGETTI A RISCHIO – I microtraumi perianali possono essere responsabili di processi infiammatori prostatici.

6 risposte a “Il decalogo per evitare il tumore alla prostata”

  1. Janay ha detto:

    Always the best content from these prodiiugos writers.

  2. gianluca ha detto:

    ho ipertrofia prostatica psa 13,54 ho risultati biopsia negativi sono scrupolosamente a dieta ho un attività sessuale normale (ogni 2 gg ) cosa devo fare per ridurre volume e psa?

  3. benedetto ha detto:

    Grazie per il prezioso utilizzo di Internet che Voi permettete grazie alle utili informazioni a cui ci permettete di attingere tra l’altro gratuitamente. A disposizione per dimostare gratitudine alla vostra attività

  4. stefania ha detto:

    Buongiorno Gabriele. Putroppo non ti possiamo essere utili in questo senso perchè noi forniamo informazioni generali inerenti la salute e la bellezza ma non siamo medici.
    Per avere delle risposte precise e sicure ti consiglio di rivolgerti ad un dottore, che sicuramente saprà darti tutte le indicazioni di cui hai bisogno.
    Buona fortuna

  5. gabriele ha detto:

    Buongiorno.Ho eseguito gli analisi del psa ,ecco i risultati,PSA TOTALE 238.PSA LIBERO 33. PSA TOTALE/LIBERO 13.ANALISI DEL SANGUE E URINE PERFETTE.Premetto che’ho 65 anni.Gradirei una risposta,grazie.

  6. Anonimo ha detto:

    meglio la morte